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al testo di Francesca Cannavo
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Ti parlo del ponte del silenzio costruito con cocci di calici e, come se la terra avesse voce solleva le parole ed incita le labbra Ma la terra solo urla e geme e tacita germogli quando sa che non può esservi pioggia. E’ come calice stregato non oro, né cristallo, ma accarezzata creta e mesce miele salato misto a nettare d’anima I ponti sono braccia allungate a sedurre e le parole strappano piacere con la lingua e con i denti ed ergono baluardi fecondi anche quando non piove Il silenzio è di terra e sostiene brulichìo di vita Povera terra testarda e bastarda Ancora non sa di chi è figlia!
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